Whisper

Progettista
Britton Chance Jr
Cantiere di costruzione
Transléman (Collonge-Bellerive, Svizzera)
Anno di varo
1983
Lunghezza dello scafo (LOD/LOH)
10,00 mt
Larghezza massima
1,90 mt
Immersione
1,30 mt
Dislocamento
1.850 kg
Armamento
Cutter Marconi
Classe
5.50 metri SI
Materiale scafo
Lamellare di mogano
Materiale albero e boma
Carbonio e alluminio
Superficie velica
30,00 mq
Numero velico
ITA 57
Club o associazione di appartenenza
CVMV

Whisper nasce dalla matita geniale di Britton Chance Jr nel 1983 e viene costruito al cantiere di Ginevra Transléman, in lamellare di mogano, per l’armatore svizzero P. Binder col quale partecipa a qualche regata come il Mondiale del 1988 senza brillare nei risultati.
Diviene successivo armatore Laurent Pinget senza però prendere parte a regate di rilievo, nel 1999 cede Whisper ad Ambroise Johnson, presidente della Classe Internazionale 5.5 m S.I. Quest’ultimo effettua alcune importanti modifiche alla barca come la sostituzione dell’albero con uno in fibra di carbonio e la risistemazione di tutte le manovre di bordo in chiave più moderna. Johnson fa anche disegnare un nuovo timone al progettista Seb Schmidt che ne aumenta sensibilmente le performance.

Nel 2003 Whisper arriva secondo nella categoria degli Evoluzione ai Campionati del Mondo di Benodet dimostrandosi barca molto competitiva. Nel 2004, l’anno di maggiori successi, vince sempre nella divisione degli Evoluzione i Mondiali di Torbole, il Campionato Italiano e il Campionato Svizzero, nonché è primo assoluto alla fine della serie di regate stagionali del Lago di Ginevra davanti a ben 38 concorrenti e nella Coupe de la Harpe.
I successi di Whisper non si fermano e, sempre con Johnson al timone, si registrano le vittorie nella divisione Evoluzione nella Coupe de la Harpe del 2004, 2006 e 2007, la vittoria del Campionato Svizzero nel 2005 e 2006 e ancora la vittoria dei Campionati del Mondo del 2007 a Sanremo. 

Nel 2008 Whisper arriva in Italia, acquistata da Richard Leupold, e viene stazzata col numero velico ITA-57. Leupold, alle prime esperienze in questa classe, non si tira indietro e partecipa attivamente a tutte le regate, compresi i Campionati del Mondo, guadagnandosi presto i galloni di Presidente della Classe Italiana. Da quel momento l’attività di Whisper è sempre molto vivace sui campi di regata dove conquista tutti i titoli nazionali nella divisione Evoluzione dal 2009 ad oggi e vince nel 2012 il Campionato Italiano Over All.

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Informativa art. 1 co. 125-129
Legge 04/08/2017 n° 124

Soggetto erogante: Regione Toscana

Contributo ricevuto: € 704

Causale: contributo fondo perduto

Progetto: sostegno eventi sportivi

Anno erogazione: 2022

Totali: € 704

Dichiarazione di responsabilità

Ogni yacht, sotto la sua esclusiva responsabilità, decide se prendere o no la partenza, o se restare in gara.

I concorrenti partecipano alla regata e alla parata a loro rischio e pericolo e sotto la loro responsabilità a tutti gli effetti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che potrebbero subire le persone o le cose, sia a terra che in mare, in conseguenza della partecipazione alla manifestazione.

Si rammenta ai comandanti che essi rispondono personalmente di tutti gli incidenti che possono accadere ai loro yacht e ai loro equipaggi.

Sono dunque essi che dovranno accertarsi che siano state stipulate le assicurazioni necessarie per coprire tutti i rischi, ivi compresi quelli verso terzi. È competenza dei comandanti decidere in base alle capacità dell’equipaggio, alla forza del vento, allo stato del mare, alle previsioni meteorologiche ecc. se uscire o non uscire in mare e prendere parte alle prove in programma.

A seguito di una grave infrazione di comportamento o di spirito sportivo, il Comitato per le proteste (o Giuria) può escludere un concorrente dalla partecipazione alle prove successive, espellerlo dalla competizione o applicare altre sanzioni disciplinari. Ciò sarà applicato non solamente per le prove propriamente dette, ma anche per tutta la durata della manifestazione.

Il comandante è responsabile del comportamento del suo equipaggio e sanzioni possono essere contro di lui adottate, sino alla radiazione dello yacht dalla prova considerata, senza che altre sanzioni siano escluse.

Come valutiamo il valore storico delle imbarcazioni

La denominazione stessa della associazione indica un’attenzione al valore storico piuttosto che quello di età. Certamente le imbarcazioni di legno e di acciaio anteriori al 1951, quelle indicate come barche d’epoca, hanno sempre e comunque il diritto ad essere dichiarate di valore storico, e lo hanno sicuramente anche le barche considerate classiche, cioè costruite in esemplari unici fino al 1984.
Hanno valore storico le barche che hanno compiuto imprese degne di nota anche se sono recenti e appartengono a serie in vetroresina. Per le imbarcazioni di serie sono stati affinati i parametri che le rendono storiche.

Sono ammesse imbarcazioni:

  • in legno costruite in fasciame classico;
  • costruite in lamellare di legno, strip planking, fasciame incrociato, doppio fasciame, compensato marino anteriori al 1980;
  • in acciaio o alluminio il cui progetto/costruzione abbia un valore storico o rappresenti una realizzazione artigianale che dimostri conoscenza delle tecnologie progettuali e costruttive e valore culturale purché anteriori al 1975;
  • in fibra di vetro solo se appartenenti ad alcuni cantieri e progettate da alcuni progettisti che garantiscano la storicità del modello e di costruzione anteriore al 1984.

C&N, Nautor, Baltic, Hinkley, C&C, Solaris, Benello, Nordcantieri, Alpa, Comet sono un esempio di cantieri di cui apprezziamo la produzione e riconosciamo la storicità.
Sparkman&Stephens, Camper&Nicholson, Frers, Peterson, Holland, Carter, Sciarrelli, Vallicelli, Sciomachen sono fra i progettisti di imbarcazione di valore storico.
Sono ammesse le prime 5 imbarcazioni in vetroresina delle serie costruite da qualsiasi cantiere purché anteriori al 1984.
Sono ammesse imbarcazioni di altri cantieri e altri progettisti non contemplati nella lista solo su valutazione del Comitato Tecnico all’atto della richiesta di iscrizione.

Secondo la loro forma di carena, velatura e stima delle performances saranno inserite in adeguate classi in funzione delle condizioni di vento.
La manifestazione può riunire barche costruite in un arco temporale di oltre 100 anni e l’esperienza insegna che, con qualsiasi tipo di handicap, è impossibile confrontare in regata barche così diverse.
Le regate si corrono quindi in tempo reale e le barche vengono suddivise in classi di similitudine di performance in quella data condizione metereologica, valide quindi solo per ogni singola edizione del raduno.
Non è quindi possibile definire in anticipo in quante classi la flotta sarà suddivisa, né in quale classe sarà inserita ogni barca. Le classi saranno note solo alla vigilia del raduno quando sarà chiaro il quadro delle condizioni metereologiche e quindi delle performance che varie tipologie di barche potranno sviluppare.
Per cercare di riparare a ingiustizie che potrebbero evidenziarsi al cambio dell’intensità del vento rispetto a quello previsto, invitiamo i partecipanti a lanciare sfide dirette a quelle barche che, anche se inserite in classi diverse, rappresentano loro diretti avversari; i risultati di queste sfide aiutano a dare soddisfazione ai partecipanti che si sentono mal giudicati dalla classifica generale.
Per le barche d’epoca e classiche iscritte all’AIVE e munite di rating CIM è prevista una classifica in tempo corretto. Anche le imbarcazioni progettate secondo il regolamento IOR, se presenti in numero significativo, potranno essere classificate secondo gli originari compensi ORC.

Ma, vogliamo precisare che il raduno non è solo la regata. Lo scopo della nostra associazione è la salvaguardia delle barche del passato, della storia dello yachting, della progettazione, delle tradizioni nautiche.
Oltre alle prove in mare ci saranno conferenze, visite ai cantieri di restauro, incontri e allegria per tutti.