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Caligu Terzo Rabbit

Progettista
Dick Carter
Anno di progetto
1965
Cantiere di costruzione
Frans Maas (Breskens, Paesi Bassi)
Anno di varo
1965
Lunghezza dello scafo (LOD/LOH)
10,20 mt
Lunghezza di armamento (LOA incluso bompresso)
10,20 mt
Lunghezza al galleggiamento
7,34 mt
Larghezza massima
3,12 mt
Immersione
1,40 mt
Dislocamento
4.820 kg
Certificato di stazza
IRC
Cantiere ultimo restauro
CARM (Lavagna, GE)
Anno ultimo restauro
2018
Armamento
Sloop
Classe
IOR
Materiale scafo
Acciaio
Materiale albero e boma
Alluminio
Superficie velica
60,00 mq
Club o associazione di appartenenza
Vele Storiche Viareggio

Rabbit è stata la prima barca disegnata da Dick Carter, nel 1965, per prendere parte alle regate organizzate tra Inghilterra, Francia e Olanda, e in particolare al Fastnet. La costruzione è stata fatta in acciaio perché la formula di stazza RORC – sotto l’egida della quale Rabbit (per tradizione familiare il nome di tutte le barche dei Carter) avrebbe dovuto competere, avvantaggiava questo materiale, ed affidata al cantiere olandese di Frans Maas a Breskens, sia per la loro esperienza con l’acciaio che per la vicinanza ai campi di regata dove Rabbit avrebbe inizialmente corso.
Prima del Fastnet, Rabbit prese parte alla regata Harwich-Hook of Holland dove si sarebbe piazzato terzo assoluto e secondo nella III Classe RORC, ma fu squalificato perché la particolare interpretazione data da Carter alle norme sul pulpito di prua non venne condivisa dal Comitato. Partecipò anche alla Morgan Cup (concludendola fuori tempo massimo), alla Cowes-Dinard (4°), alla Channel Race (30°) e alla Regata del 150° Anniversario del Royal Yacht Squadron, che vinse in assoluto.

Lo stesso avvenne al Fastnet che Rabbit vinse in tempo compensato con un vantaggio di 42 minuti sul secondo. In tempo reale, con un tempo record destinato a restare imbattuto per 7 anni, primo si classificò Gitana IV che Cesare Sangermani aveva disegnato e costruito per il Barone Edmond de Rothschild.

Nel frattempo Carter aveva conosciuto Eddie Stettinius che, viste le prestazioni di Rabbit, gli chiese di disegnargli una barca con la quale prendere parte alla One Ton Cup del 1966 a Copenaghen, con la condizione che fosse lo stesso Carter a timonarla. La richiesta di iniziare a disegnare professionalmente portò alla decisione di vendere Rabbit, che trovò immediatamente un compratore in Ludovico Fecia di Cossato, appassionato velista italiano.

Fecia di Cossato diede a Rabbit il nome di Caligu, quello di tutte le sue barche, precedenti e successive. Rabbit fu il terzo della serie e il nome è riportato sia come Caligu Terzo che come Caligù Terzo, ma sui documenti e sullo specchio di poppa l’accento non c’è. Nel 1970 Fecia di Cossato fece costruire, sempre su piani di Dick Carter e nel cantiere di Frans Maas, il Caligu IV. Il terzo fu quindi venduto, sempre in Italia, arrivando negli anni novanta alla famiglia Pastorini Varini, che unì i due nomi che la barca aveva avuto registrandola come Caligu Terzo – Rabbit, nome che manterrà anche con gli attuali armatori.

L’imbarcazione si è salvata dalla violentissima tempesta che nell’ottobre 2019 ha distrutto il Porto Carlo Riva di Rapallo grazie alla sua partecipazione al XIV Raduno VSV.

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