KaRaCaRa è uno splendido esemplare della prestigiosa piccola serie di un potente racer, il Whitby 45, progettato nel 1967 per Kurt Hansen di Whitby Boat Works, in Canada, in un momento di transizione nella progettazione delle barche a vela da regata. Si passò in quegli anni dalle regole del Cruising Club of America (barche da crociera completamente equipaggiate e di grande dislocamento che dovevano avere buone prestazioni sul campo di regata) alle quelle dello IOR (barche da regata one off, di dislocamento più leggero e con poca enfasi sugli allestimenti interni).I due geniali progettisti George Cuthbertson, ingegnere meccanico, e George Cassian, progettista aeronautico, prima di fondare il loro cantiere C&C avevano già progettato barche molto veloci già dal 1958.
La svolta del loro successo e di un pilastro della costruzione navale da diporto fu Red Jacket del 1965, “the meanest, hungriest 40-footer afloat” (il più arrabbiato e assatanato 40 piedi a galla!) costruita dalla Bruckmann Manufacturing in legno di balsa racchiuso tra due strati di vetroresina. La struttura risultante era forte, rigida e significativamente più leggera delle barche in legno o in vetroresina solida allora in navigazione. Red Jacket è considerata la prima barca a vela progettata con uno scafo alveolare. Da allora i C&C furono tutti costruiti così.
Tra il 1968 e il 1980 Il cantiere costruì 19 barche della serie Whitby 45 di cui le prime 16 nei primi 3 anni.
Varata col nome di Dynamite, KaRaCaRa è stata un magnifico racer. Ha vinto regate come la Newport Bermuda Race, Falkner Island Race, la KYC Annual Day Race, la Point No Point Overnight Race da 65 miglia e la Stamford Denmark Cup nella Baia di Long Island. Tutte regate documentate dal New York Times del 1970-1971.
Arrivata in Italia in Italia nel 2003 e abbandonata in una banchina a Viareggio per oltre 15 anni, è stata acquistata dal Capitano Raffaello Corfini, innamorato di quelle linee. E’ stata ristrutturata completamente mantenendo il più possibile la sua originalità. Dopo il varo tecnico nell’ottobre del 2024, ha completato i lavori nel maggio 2025. Gli armatori attuali, hanno deciso di dare un nuovo nome alla barca in quanto rinata dalle proprie ceneri.