Jo-Ir II è un progetto del geometra Luigi Valdettaro di Pescara, costruito dai Cantieri Gioacchini-Leonardi di Pesaro nel 1972.
La costruzione è completamente in legno in fasciame di mogano con il ponte in teak. Gli interni sono in mogano massello.
Alla scomparsa alla fine degli anni 80 del suo primo proprietario Francesco Di Donato, i suoi eredi la lasciarono in stato di abbandono nel canale di Pescara.
Nel 1992 Jo-Ir II fu acquistata, in stato di abbandono e con le crocette dell’albero penzolanti, da un nuovo armatore che fece eseguire un primo restauro dai cantieri navali De Cesari nel periodo 1992/96. I lavori hanno interessato il rifacimento impianti elettrico ed idrico, manutenzione degli interni e la riverniciatura dello scafo.
L’imbarcazione è stata poi venduta nel 2007 a Carlo Buffetti che l’ha trasferita dal porto di Giulianova, in cui si trovava, fino all’Argentario, nel Tirreno. Alla sua scomparsa, nel 2009, Jo-Ir II è passata ai figli Chiara e Diego, che ne 2011 ne hanno avviato un importante restauro presso il cantiere Tecnomar di Fiumicino.
I lavori hanno riguardato il rifacimento totale del piano di coperta e del ponte in teak, la sostituzione di sette bagli e la riverniciatura delle murate. Nel 2012 sono stati poi restaurati le tughe, e gli oblò e gli interni.
Dopo aver regatato dal 1972 al 1978 in Adriatico sotto il regolamento IOR, tornata sui campi di regata dell’Argentario Sailing Week del 2008, Jo-Ir II ha fino ad oggi partecipato a numerosi raduni e regate di vele classiche, tra cui quelli di Minorca, Antibes, Imperia e Napoli.