La storia del Famalù è molto particolare, narra il suo appassionato proprietario “perché il cantiere veneziano Gino d’Este era uno squero con neanche dieci metri di superficie coperta… La barca è stata così costruita mezza dentro e mezza fuori, quasi per scommessa, nel lontano 1956. E’ poi passata nelle mani di diversi proprietari, quando circa 15 anni fa l’ho incontrata…”.
Famalù è un motorsailer molto comodo armato a cutter – trinchetta bomata auto virante – dotato di un buon apparato motore perkins da 130 CV e di due comode cabine una a poppa e una a prua… massima privacy – servite dal proprio bagno, un bel quadrato con ampia finestratura, tuga alla Giles, e una dignitosa cabina con servizi per il marinaio sita a tutta prora.
Come altri motorsailer di Giles, Famalù – derivata dalla più piccola classe Donella, numero di progetto di Giles 287 – è una barca molto marina, abbastanza invelata da procedere a vela non appena il vento supera il regime di brezza leggera, e dimostrare la bontà delle linee d’acqua e di una carena studiata da un grandissimo ingegnere navale. La sua prua alta e fiera e lo specchio di poppa sono altri particolari distintivi della progettazione di Giles.