Aleph

Progettista
Henry Rasmussen
Anno di progetto
1951
Cantiere di costruzione
Abeking & Rasmussen (Lemwerder, Germania)
Anno di varo
1951
Lunghezza dello scafo (LOD/LOH)
16,18 mt
Lunghezza in coperta (LOD)
16,18 mt
Larghezza massima
3,38 mt
Immersione
2,30 mt
Dislocamento
14.000 kg
Armamento
Yawl Marconi
Materiale scafo
Legno
Materiale albero e boma
Legno
Superficie velica
105,00 mq

Il famoso cantiere Abeking & Rasmussen nel 1951 varò i primi tre esemplari di una serie di sei barche espressamente disegnate per regatare nella categoria 11 metri KR, una classe tedesca da regata crociera. Il primo 11 metri KR fu il Flubin, del celebre yachtman tedesco Hans Otto Schjimann che, oltre ad aver vinto numerose regate nel Baltico e Mare del Nord, vanta una vittoria all’Admirals Cup. 
Kòenigin, la terza della serie con il numero di cantiere 4658, fu commissionata da Herr Leffler di Amburgo. Lo scafo venne realizzato in fasciame di Pino dell’Oregon su ordinate di acacia per l’opera viva, e Mogano dell’Honduras sopra il galleggiamento, mentre la ferramenta fu realizzata in acciaio  zincato/cromato. Gli elegantissimi interni sono in mogano dell’Honduras e le pannellature del quadrato presentano degli intarsi in stile anni Trenta, raffiguranti le classiche attività marinare.

Nel 1960 la barca fu acquistata da Giangiacomo Feltrinelli, Il controverso editore milanese, a cui si deve la pubblicazione di successi letterari come il Dottor Zivago o Il Gattopardo. Kòenigin, fu rinominata Eskimosa e venne trasferita dallo storico marinaio Biagio Sabatini da Amburgo a Porto Ercole. L’anno successivo Eskimosa con Feltrinelli, la moglie ed il piccolo figlio navigò nuovamente a Nord costeggiando tutta la Norvegia e la Svezia, per poi rientrare in Mediterraneo e alla volta di Porto Ercole. Nelle estati seguenti con il figlio piccolo Carlo, la moglie e l’inseparabile marinaio, l’editore salpava per crociere dalla Sardegna fino al Mare Egeo.
Nell’autunno del 1970, Feltrinelli diede mandato ai suoi avvocati di vendere lo yawl. L’editore milanese sarebbe morto il 14 febbraio del 1972 in un’esplosione, mentre cercava di minare un traliccio dell’alta tensione a Segrate nei pressi di Milano. Così Mario Pirri, che solo qualche mese prima si era visto negare la possibilità di acquistare la barca, nel settembre del 1970, se la aggiudicò.

Lo yawl venne ribattezzato Aleph. Pirri, innamorato esteta e giovane navigatore, iniziò a portare Aleph in solitario e dopo una crociera di collaudo fino a Malta, nel 1972 attraversò l’Atlantico, senza avvertire nessuno, e portò l’Aleph in Martinica. Nel ’75 e nel ’76 ripeté la traversata, che fu l’ultima compiuta con l’Aleph. Sempre nel 1976, Pirri divenne l’armatore di un altro splendido yawl progettato da William Fife III, il Latifa. Da allora l’Aleph, a parte un breve periodo in mare nel 1985, è rimasta perfettamente restaurata e custodita in capannone fino alla cessione all’attuale proprietà.

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Informativa art. 1 co. 125-129
Legge 04/08/2017 n° 124

Soggetto erogante: Regione Toscana

Contributo ricevuto: € 704

Causale: contributo fondo perduto

Progetto: sostegno eventi sportivi

Anno erogazione: 2022

Totali: € 704

Dichiarazione di responsabilità

Ogni yacht, sotto la sua esclusiva responsabilità, decide se prendere o no la partenza, o se restare in gara.

I concorrenti partecipano alla regata e alla parata a loro rischio e pericolo e sotto la loro responsabilità a tutti gli effetti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che potrebbero subire le persone o le cose, sia a terra che in mare, in conseguenza della partecipazione alla manifestazione.

Si rammenta ai comandanti che essi rispondono personalmente di tutti gli incidenti che possono accadere ai loro yacht e ai loro equipaggi.

Sono dunque essi che dovranno accertarsi che siano state stipulate le assicurazioni necessarie per coprire tutti i rischi, ivi compresi quelli verso terzi. È competenza dei comandanti decidere in base alle capacità dell’equipaggio, alla forza del vento, allo stato del mare, alle previsioni meteorologiche ecc. se uscire o non uscire in mare e prendere parte alle prove in programma.

A seguito di una grave infrazione di comportamento o di spirito sportivo, il Comitato per le proteste (o Giuria) può escludere un concorrente dalla partecipazione alle prove successive, espellerlo dalla competizione o applicare altre sanzioni disciplinari. Ciò sarà applicato non solamente per le prove propriamente dette, ma anche per tutta la durata della manifestazione.

Il comandante è responsabile del comportamento del suo equipaggio e sanzioni possono essere contro di lui adottate, sino alla radiazione dello yacht dalla prova considerata, senza che altre sanzioni siano escluse.

Come valutiamo il valore storico delle imbarcazioni

La denominazione stessa della associazione indica un’attenzione al valore storico piuttosto che quello di età. Certamente le imbarcazioni di legno e di acciaio anteriori al 1951, quelle indicate come barche d’epoca, hanno sempre e comunque il diritto ad essere dichiarate di valore storico, e lo hanno sicuramente anche le barche considerate classiche, cioè costruite in esemplari unici fino al 1984.
Hanno valore storico le barche che hanno compiuto imprese degne di nota anche se sono recenti e appartengono a serie in vetroresina. Per le imbarcazioni di serie sono stati affinati i parametri che le rendono storiche.

Sono ammesse imbarcazioni:

  • in legno costruite in fasciame classico;
  • costruite in lamellare di legno, strip planking, fasciame incrociato, doppio fasciame, compensato marino anteriori al 1980;
  • in acciaio o alluminio il cui progetto/costruzione abbia un valore storico o rappresenti una realizzazione artigianale che dimostri conoscenza delle tecnologie progettuali e costruttive e valore culturale purché anteriori al 1975;
  • in fibra di vetro solo se appartenenti ad alcuni cantieri e progettate da alcuni progettisti che garantiscano la storicità del modello e di costruzione anteriore al 1984.

C&N, Nautor, Baltic, Hinkley, C&C, Solaris, Benello, Nordcantieri, Alpa, Comet sono un esempio di cantieri di cui apprezziamo la produzione e riconosciamo la storicità.
Sparkman&Stephens, Camper&Nicholson, Frers, Peterson, Holland, Carter, Sciarrelli, Vallicelli, Sciomachen sono fra i progettisti di imbarcazione di valore storico.
Sono ammesse le prime 5 imbarcazioni in vetroresina delle serie costruite da qualsiasi cantiere purché anteriori al 1984.
Sono ammesse imbarcazioni di altri cantieri e altri progettisti non contemplati nella lista solo su valutazione del Comitato Tecnico all’atto della richiesta di iscrizione.

Secondo la loro forma di carena, velatura e stima delle performances saranno inserite in adeguate classi in funzione delle condizioni di vento.
La manifestazione può riunire barche costruite in un arco temporale di oltre 100 anni e l’esperienza insegna che, con qualsiasi tipo di handicap, è impossibile confrontare in regata barche così diverse.
Le regate si corrono quindi in tempo reale e le barche vengono suddivise in classi di similitudine di performance in quella data condizione metereologica, valide quindi solo per ogni singola edizione del raduno.
Non è quindi possibile definire in anticipo in quante classi la flotta sarà suddivisa, né in quale classe sarà inserita ogni barca. Le classi saranno note solo alla vigilia del raduno quando sarà chiaro il quadro delle condizioni metereologiche e quindi delle performance che varie tipologie di barche potranno sviluppare.
Per cercare di riparare a ingiustizie che potrebbero evidenziarsi al cambio dell’intensità del vento rispetto a quello previsto, invitiamo i partecipanti a lanciare sfide dirette a quelle barche che, anche se inserite in classi diverse, rappresentano loro diretti avversari; i risultati di queste sfide aiutano a dare soddisfazione ai partecipanti che si sentono mal giudicati dalla classifica generale.
Per le barche d’epoca e classiche iscritte all’AIVE e munite di rating CIM è prevista una classifica in tempo corretto. Anche le imbarcazioni progettate secondo il regolamento IOR, se presenti in numero significativo, potranno essere classificate secondo gli originari compensi ORC.

Ma, vogliamo precisare che il raduno non è solo la regata. Lo scopo della nostra associazione è la salvaguardia delle barche del passato, della storia dello yachting, della progettazione, delle tradizioni nautiche.
Oltre alle prove in mare ci saranno conferenze, visite ai cantieri di restauro, incontri e allegria per tutti.