Rondetto è un Nordic Folkboat 25’ modificato nell’opera morta e nell’armamento rispetto al progetto originale di John Illingworth per farlo partecipare alle regate nella classe JOG (Junior Offshore Group) della quale porta ancora il simbolo e il numero di stazza sulle vele.
Il primo proprietario fu Lt. Cdr. David Gay, ai tempi comandante del R. Y. Bloodhound, e deve il suo nome a un cavallo da corsa sul quale il primo armatore puntò e vinse una discreta somma che spese per farsi costruire Rondetto.
Nel 1968 venne acquistata da Erik Pascoli che la fece rinforzare e l’attrezzò per attraversare l’Atlantico, primo navigatore italiano a portare a termine questa impresa in solitario, partendo dal porto inglese di Portsmouth e arrivando a Portsmouth in Dominica. La traversata durò 47 giorni ed Erik Pascoli scrisse il suo libro “Da Portsmouth a Portsmouth con Rondetto attraverso l’Atlantico” edito da Mursia nel 1971, un testo di culto per tutti i velisti che erano giovani negli anni 70. Pascolì compì altre due traversate con Rondetto, nel gennaio del 1971 da Pointe à Pitre ad Almeria in 59 giorni e poi sulla rotta della O.S.T.A.R. partendo in anticipo per contestare il regolamento e concludendo in 48 giorni compresi 5 giorni di tappa forzata in Nuova Scozia a causa di un ascesso a un dente.
Dopo le imprese con Rondetto, Erik Pascoli divenne uno degli skipper italiani più quotati e partecipò alla prima Whitbread del 1974 al comando di Tauranga; nel 1975 prese il comando della goletta Mariette.
Nel 1981 Rondetto venne ceduto a Bruno Pietrangeli, amico di Pascoli, che completò altre due traversate atlantiche nel 1983 da Tenerife a Martinica in 30 giorni e nel 1986 da Gibilterra a Fortaleza, in Brasile, in 41 giorni.
Sicuramente non esistono altre piccole imbarcazioni con così tante attraversate atlantiche in solitario all’attivo. Per la storia italiana della vela oceanica Rondetto è considerata una barca importante che ha ispirato un grande numero di appassionati.
Affondata a Rapallo nella mareggiata del 30 ottobre 2018 che ha distrutto il porto Carlo Riva, è stata salvata dall’attuale proprietario.