Phantom

Progettista
Cuthbertson & Cassian
Cantiere di costruzione
Cuthbertson & Cassian
Anno di varo
1973
Lunghezza dello scafo (LOD/LOH)
20,15 mt
Larghezza massima
5,20 mt
Immersione
3,10 mt
Cantiere ultimo restauro
Cantiere Francesco Del Carlo (Viareggio, LU)
Anno ultimo restauro
2006
Armamento
Sloop
Classe
IOR
Materiale scafo
Vetroresina sandwich
Materiale albero e boma
Alluminio
Motorizzazione
Volvo D3 130 hp
Bandiera
Italia
Numero velico
USA-12525

Phantom è uno sloop oceanico costruito dal cantiere canadese Cuthberston e Cassian nel 1973.
Diretto dai due progettisti George Cuthbertson e George Cassian, negli anni 70 il cantiere si distingue per una serie di soluzioni progettuali e di costruzione che rappresentano in quegli anni una grande novità. Per la prima volta si costruisce con la tecnica sandwich – uno spessore di balsa tra due strati di vetroresina – tecnica che permette di diminuire il peso della costruzione e aumentare la rigidità. Gli scafi hanno il timone separato dalla chiglia senza più skeg, linee molto filanti, armi velici molto alti e potenti.

Phantom rappresenta il primo esempio di maxi custom made prodotto dal cantiere canadese, la cui produzione all’epoca si fermava al 61 piedi, del quale alcuni esemplari – come Helisara di Von Karajan e Grampus di Angelo Rizzoli – erano già in quegli anni famosi per gli ottimi risultati in regata. Phantom viene invece prodotto su precisa richiesta dell’armatore, il giovane Luca Bassani, successivamente ideatore del cantiere Wally Yachts, già a quel tempo capace di intuizioni nuove e rivoluzionarie.

Lunga 66 piedi, una misura per quei tempi considerata insolita, la barca è frutto di scelte progettuali audaci: doppia timoneria, rotaie per regolare strallo di prua, quattro coffee grinder per la regolazione contemporanea di genoa e spinnaker, un armo in testa con piano velico molto alto e posizione dell’albero spostato a pruavia.

La barca partecipa ai campionati del mediterraneo combattendo in tempo reale con gli unici maxi presenti a quel tempo – Bembow, Helisara e Grampus – tutti sempre alla testa della flotta nelle classiche di quel tempo, dando stacchi abissali al resto delle imbarcazioni che a quei tempi vedevano tra i 9 e i 12 metri di lunghezza la misura più comune. Negli anni 80 la barca viene poi acquistata da armatori americani e negli Stati Uniti partecipa alle regate nella costa East, Miami, Florida e Carabi, conquistando così le prime posizioni nelle edizioni ’84,’85 e ’86 del campionato di Key West.

Acquistata da armatori francesi, negli anni 90 torna nel Mediterraneo facendo base a S. Tropez. L’attuale armatore l’acquista nel 1996 e, tra il 2004 e il 2006, il Cantiere del Carlo di Viareggio porta a termine il completo restauro degli interni e del piano di coperta, al fine di rendere la barca più vivibile per un uso crocieristico e più facile nella conduzione con equipaggio ridotto. Si tende ad una maggiore pulizia della coperta: i winch primari vengono elettrificati e si ergonomizzano le principali manovre. Phantom partecipa ad una decina di regate dell’Alto Tirreno e ad alcune Viareggio-Bastia-Livorno, facendosi notare per le grandi prestazioni e riuscendo sempre a tenere testa a barche certamente piu moderne.

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Informativa art. 1 co. 125-129
Legge 04/08/2017 n° 124

Soggetto erogante: Regione Toscana

Contributo ricevuto: € 704

Causale: contributo fondo perduto

Progetto: sostegno eventi sportivi

Anno erogazione: 2022

Totali: € 704

Dichiarazione di responsabilità

Ogni yacht, sotto la sua esclusiva responsabilità, decide se prendere o no la partenza, o se restare in gara.

I concorrenti partecipano alla regata e alla parata a loro rischio e pericolo e sotto la loro responsabilità a tutti gli effetti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che potrebbero subire le persone o le cose, sia a terra che in mare, in conseguenza della partecipazione alla manifestazione.

Si rammenta ai comandanti che essi rispondono personalmente di tutti gli incidenti che possono accadere ai loro yacht e ai loro equipaggi.

Sono dunque essi che dovranno accertarsi che siano state stipulate le assicurazioni necessarie per coprire tutti i rischi, ivi compresi quelli verso terzi. È competenza dei comandanti decidere in base alle capacità dell’equipaggio, alla forza del vento, allo stato del mare, alle previsioni meteorologiche ecc. se uscire o non uscire in mare e prendere parte alle prove in programma.

A seguito di una grave infrazione di comportamento o di spirito sportivo, il Comitato per le proteste (o Giuria) può escludere un concorrente dalla partecipazione alle prove successive, espellerlo dalla competizione o applicare altre sanzioni disciplinari. Ciò sarà applicato non solamente per le prove propriamente dette, ma anche per tutta la durata della manifestazione.

Il comandante è responsabile del comportamento del suo equipaggio e sanzioni possono essere contro di lui adottate, sino alla radiazione dello yacht dalla prova considerata, senza che altre sanzioni siano escluse.

Come valutiamo il valore storico delle imbarcazioni

La denominazione stessa della associazione indica un’attenzione al valore storico piuttosto che quello di età. Certamente le imbarcazioni di legno e di acciaio anteriori al 1951, quelle indicate come barche d’epoca, hanno sempre e comunque il diritto ad essere dichiarate di valore storico, e lo hanno sicuramente anche le barche considerate classiche, cioè costruite in esemplari unici fino al 1984.
Hanno valore storico le barche che hanno compiuto imprese degne di nota anche se sono recenti e appartengono a serie in vetroresina. Per le imbarcazioni di serie sono stati affinati i parametri che le rendono storiche.

Sono ammesse imbarcazioni:

  • in legno costruite in fasciame classico;
  • costruite in lamellare di legno, strip planking, fasciame incrociato, doppio fasciame, compensato marino anteriori al 1980;
  • in acciaio o alluminio il cui progetto/costruzione abbia un valore storico o rappresenti una realizzazione artigianale che dimostri conoscenza delle tecnologie progettuali e costruttive e valore culturale purché anteriori al 1975;
  • in fibra di vetro solo se appartenenti ad alcuni cantieri e progettate da alcuni progettisti che garantiscano la storicità del modello e di costruzione anteriore al 1984.

C&N, Nautor, Baltic, Hinkley, C&C, Solaris, Benello, Nordcantieri, Alpa, Comet sono un esempio di cantieri di cui apprezziamo la produzione e riconosciamo la storicità.
Sparkman&Stephens, Camper&Nicholson, Frers, Peterson, Holland, Carter, Sciarrelli, Vallicelli, Sciomachen sono fra i progettisti di imbarcazione di valore storico.
Sono ammesse le prime 5 imbarcazioni in vetroresina delle serie costruite da qualsiasi cantiere purché anteriori al 1984.
Sono ammesse imbarcazioni di altri cantieri e altri progettisti non contemplati nella lista solo su valutazione del Comitato Tecnico all’atto della richiesta di iscrizione.

Secondo la loro forma di carena, velatura e stima delle performances saranno inserite in adeguate classi in funzione delle condizioni di vento.
La manifestazione può riunire barche costruite in un arco temporale di oltre 100 anni e l’esperienza insegna che, con qualsiasi tipo di handicap, è impossibile confrontare in regata barche così diverse.
Le regate si corrono quindi in tempo reale e le barche vengono suddivise in classi di similitudine di performance in quella data condizione metereologica, valide quindi solo per ogni singola edizione del raduno.
Non è quindi possibile definire in anticipo in quante classi la flotta sarà suddivisa, né in quale classe sarà inserita ogni barca. Le classi saranno note solo alla vigilia del raduno quando sarà chiaro il quadro delle condizioni metereologiche e quindi delle performance che varie tipologie di barche potranno sviluppare.
Per cercare di riparare a ingiustizie che potrebbero evidenziarsi al cambio dell’intensità del vento rispetto a quello previsto, invitiamo i partecipanti a lanciare sfide dirette a quelle barche che, anche se inserite in classi diverse, rappresentano loro diretti avversari; i risultati di queste sfide aiutano a dare soddisfazione ai partecipanti che si sentono mal giudicati dalla classifica generale.
Per le barche d’epoca e classiche iscritte all’AIVE e munite di rating CIM è prevista una classifica in tempo corretto. Anche le imbarcazioni progettate secondo il regolamento IOR, se presenti in numero significativo, potranno essere classificate secondo gli originari compensi ORC.

Ma, vogliamo precisare che il raduno non è solo la regata. Lo scopo della nostra associazione è la salvaguardia delle barche del passato, della storia dello yachting, della progettazione, delle tradizioni nautiche.
Oltre alle prove in mare ci saranno conferenze, visite ai cantieri di restauro, incontri e allegria per tutti.