Benvenuti Classic IOR, vi aspettiamo in Capraia!

31 Marzo 2023
Tempo di lettura: 4 minuti circa

Una vera rivoluzione irrompe nel mondo dello yachting classico dopo la conferenza “È tempo di IOR” organizzata da Vele Storiche Viareggio in collaborazione con l’Associazione Italiana Vele d’Epoca. A partire dalla stagione 2023 non solo gli scafi costruiti in legno o metallo, ma anche le imbarcazioni progettate secondo la formula di stazza IOR realizzate in materiale composito non di serie, varate tra il 1970 e il 1984, potranno partecipare ai raduni di vele d’epoca nella categoria Classic IOR. A questo proposito il CIM, Comitato Internazionale del Mediterraneo, ha emendato un apposito Regolamento. Attesa la partecipazione di nuovi scafi agli eventi stagionali, a cominciare dal 3° Capraia e Arcipelago Sail Rally in programma dall’8 all’11 giugno 2023.

La riscossa IOR partita dalla “Conferenza di Roma”

L’ “ufficializzazione” è avvenuta in occasione della conferenza È tempo di IOR, organizzata da Vele Storiche Viareggio lo scorso febbraio a Roma presso l’Hotel Mediterraneo, a latere dell’incontro di presentazione del calendario annuale delle regate AIVE-CIM (Associazione Italiana Vele d’Epoca e Comitato Internazionale del Mediterraneo). Nel corso della conferenza si sono approfonditi molti aspetti relativi a questa nuova apertura, fortemente voluta dal presidente dell’AIVE Giancarlo Lodigiani che, insieme al presidente VSV Gianni Fernandes, ha introdotto l’incontro. In sostanza, a partire da quest’anno, secondo l’estratto dal Regolamento CIM (l’organo che sovrintende ed emana la normativa relativa alle regate di barche d’epoca),emendato il 22/2/2023, Art. 3.1a, “Gli yacht Classici IOR sono gli yacht costruiti in metallo o legno o materiale composito non di serie varati tra il 1° gennaio 1970 ed il 31 dicembre 1984, rimasti conformi ai loro progetti originari e che possono dimostrare di aver avuto in quel periodo un certificato IOR valido”. Le imbarcazioni non di serie appartenenti a questa categoria potranno quindi regatare nella categoria “Classic IOR” (IOR è l’acronimo di International Offshore Rule, ovvero il sistema di classificazione delle barche da regata in vigore tra gli anni Settanta e Ottanta).

Le barche di serie

E le barche di serie? L’Art. 3.2 del medesimo Regolamento recita: “Gli yacht costruiti in serie non sono ammissibili. Indipendentemente dal numero delle unità prodotte, sono yacht di serie quelli costruiti da un solo cantiere o su licenza esclusiva con pezzi ricavati da stampi o modelli rispettivamente unici e quindi intercambiabili da un esemplare all’altro”. Ma a riguardo dei Classic IOR arriva l’Art. 3.2a, ovvero: “Per i Classici IOR: alcuni yacht di serie che hanno marcato la storia dello yachting IOR potranno essere ammessi per deroga su decisione esplicita della Commissione di Stazza del CIM”. Nulla cambia per le altre categorie di yacht che da sempre partecipano ai raduni, ovvero gli Yacht d’Epoca (costruiti in legno o in metallo, varati prima del 31 dicembre 1949 e rimasti conformi ai loro progetti originari) e Yacht Classici (costruiti in legno o in metallo e varati entro il 31 dicembre 1975 e rimasti conformi ai loro progetti originari).

Ritorno al futuro

Un sempre crescente numero di barche potrà dunque vedere riconosciuta la propria storia, in un percorso già intrapreso dal 2007 da Vele Storiche Viareggio che ha sempre tenuto in considerazione la storicità delle barche indipendentemente dai materiali e dall’anno del varo. E, come ha ricordato il Commodoro VSV Enrico Zaccagni, può ora iniziare l’era in cui “brutti anatroccoli” – IOR in vetroresina di nobili origini ma nel tempo decaduti, trascurati, magari riconvertiti a camper galleggianti – siano pronti a tornare “magnifici cigni”.
Una prima occasione di confronto è rappresentata dal 3°Capraia e Arcipelago Sail Rally organizzato dalle Vele Storiche Viareggio tra l’8 e l’11 giugno 2023 con multipartenza dai porti del Tirreno e tappe all’isola di Capraia e all’Isola d’Elba a Marciana Marina e Portoferraio. Al Rally potranno partecipare anche imbarcazioni di vtr di serie che rispettino i criteri di storicità pubblicati sul sito VSV.

Dubbi? Chiarimenti? Esprimi la tua opinione

La relazione dettagliata della conferenza È tempo di IOR è disponibile sul sito VSV.
Chiunque volesse richiedere informazioni, chiarimenti o candidare la propria barca a partecipare ai raduni di barche classiche nella categoria Classic IOR può inoltrare una mail a: vsv.aive.ior@gmail.com.

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Informativa art. 1 co. 125-129
Legge 04/08/2017 n° 124

Soggetto erogante: Regione Toscana

Contributo ricevuto: € 704

Causale: contributo fondo perduto

Progetto: sostegno eventi sportivi

Anno erogazione: 2022

Totali: € 704

Dichiarazione di responsabilità

Ogni yacht, sotto la sua esclusiva responsabilità, decide se prendere o no la partenza, o se restare in gara.

I concorrenti partecipano alla regata e alla parata a loro rischio e pericolo e sotto la loro responsabilità a tutti gli effetti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che potrebbero subire le persone o le cose, sia a terra che in mare, in conseguenza della partecipazione alla manifestazione.

Si rammenta ai comandanti che essi rispondono personalmente di tutti gli incidenti che possono accadere ai loro yacht e ai loro equipaggi.

Sono dunque essi che dovranno accertarsi che siano state stipulate le assicurazioni necessarie per coprire tutti i rischi, ivi compresi quelli verso terzi. È competenza dei comandanti decidere in base alle capacità dell’equipaggio, alla forza del vento, allo stato del mare, alle previsioni meteorologiche ecc. se uscire o non uscire in mare e prendere parte alle prove in programma.

A seguito di una grave infrazione di comportamento o di spirito sportivo, il Comitato per le proteste (o Giuria) può escludere un concorrente dalla partecipazione alle prove successive, espellerlo dalla competizione o applicare altre sanzioni disciplinari. Ciò sarà applicato non solamente per le prove propriamente dette, ma anche per tutta la durata della manifestazione.

Il comandante è responsabile del comportamento del suo equipaggio e sanzioni possono essere contro di lui adottate, sino alla radiazione dello yacht dalla prova considerata, senza che altre sanzioni siano escluse.

Come valutiamo il valore storico delle imbarcazioni

La denominazione stessa della associazione indica un’attenzione al valore storico piuttosto che quello di età. Certamente le imbarcazioni di legno e di acciaio anteriori al 1951, quelle indicate come barche d’epoca, hanno sempre e comunque il diritto ad essere dichiarate di valore storico, e lo hanno sicuramente anche le barche considerate classiche, cioè costruite in esemplari unici fino al 1984.
Hanno valore storico le barche che hanno compiuto imprese degne di nota anche se sono recenti e appartengono a serie in vetroresina. Per le imbarcazioni di serie sono stati affinati i parametri che le rendono storiche.

Sono ammesse imbarcazioni:

  • in legno costruite in fasciame classico;
  • costruite in lamellare di legno, strip planking, fasciame incrociato, doppio fasciame, compensato marino anteriori al 1980;
  • in acciaio o alluminio il cui progetto/costruzione abbia un valore storico o rappresenti una realizzazione artigianale che dimostri conoscenza delle tecnologie progettuali e costruttive e valore culturale purché anteriori al 1975;
  • in fibra di vetro solo se appartenenti ad alcuni cantieri e progettate da alcuni progettisti che garantiscano la storicità del modello e di costruzione anteriore al 1984.

C&N, Nautor, Baltic, Hinkley, C&C, Solaris, Benello, Nordcantieri, Alpa, Comet sono un esempio di cantieri di cui apprezziamo la produzione e riconosciamo la storicità.
Sparkman&Stephens, Camper&Nicholson, Frers, Peterson, Holland, Carter, Sciarrelli, Vallicelli, Sciomachen sono fra i progettisti di imbarcazione di valore storico.
Sono ammesse le prime 5 imbarcazioni in vetroresina delle serie costruite da qualsiasi cantiere purché anteriori al 1984.
Sono ammesse imbarcazioni di altri cantieri e altri progettisti non contemplati nella lista solo su valutazione del Comitato Tecnico all’atto della richiesta di iscrizione.

Secondo la loro forma di carena, velatura e stima delle performances saranno inserite in adeguate classi in funzione delle condizioni di vento.
La manifestazione può riunire barche costruite in un arco temporale di oltre 100 anni e l’esperienza insegna che, con qualsiasi tipo di handicap, è impossibile confrontare in regata barche così diverse.
Le regate si corrono quindi in tempo reale e le barche vengono suddivise in classi di similitudine di performance in quella data condizione metereologica, valide quindi solo per ogni singola edizione del raduno.
Non è quindi possibile definire in anticipo in quante classi la flotta sarà suddivisa, né in quale classe sarà inserita ogni barca. Le classi saranno note solo alla vigilia del raduno quando sarà chiaro il quadro delle condizioni metereologiche e quindi delle performance che varie tipologie di barche potranno sviluppare.
Per cercare di riparare a ingiustizie che potrebbero evidenziarsi al cambio dell’intensità del vento rispetto a quello previsto, invitiamo i partecipanti a lanciare sfide dirette a quelle barche che, anche se inserite in classi diverse, rappresentano loro diretti avversari; i risultati di queste sfide aiutano a dare soddisfazione ai partecipanti che si sentono mal giudicati dalla classifica generale.
Per le barche d’epoca e classiche iscritte all’AIVE e munite di rating CIM è prevista una classifica in tempo corretto. Anche le imbarcazioni progettate secondo il regolamento IOR, se presenti in numero significativo, potranno essere classificate secondo gli originari compensi ORC.

Ma, vogliamo precisare che il raduno non è solo la regata. Lo scopo della nostra associazione è la salvaguardia delle barche del passato, della storia dello yachting, della progettazione, delle tradizioni nautiche.
Oltre alle prove in mare ci saranno conferenze, visite ai cantieri di restauro, incontri e allegria per tutti.