Nonostante la forte libecciata che alla vigilia si è accanita contro le coste della Versilia abbia costretto gli organizzatori ad annullare due delle tre giornate di regata, anche per la sua nona edizione il Raduno Vele Storiche Viareggio è riuscito a confermarsi un interessante e divertente punto di riferimento per gli appassionati di mare e di imbarcazioni storiche.

Organizzato insieme al Club Nautico Versilia – in collaborazione con la Capitaneria di Porto e il patrocinio di Comune di Viareggio, Guardia Costiera, Regione Toscana e Provincia di Lucca – il raduno ha accolto anche per questa sua edizione imbarcazioni venute da lontano che, per progettazione e imprese in navigazione, hanno scritto pagine della storia dello yachting.
Madifra, il cui nome è l’acronimo di quelli dei figli del suo primo armatore – Marina, Diego e Franco Zamorani – è stata costruita nel 1965 dal cantiere d’Este su un progetto di Laurent Giles del 1957 che prevedeva la possibilità di tre armi: cutter frazionato, cutter in testa d’albero e yawl. Inizialmente armata a cutter, è stata poi trasformata in yawl e quindi di nuovo in cutter dal suo attuale armatore, il nuovo presidente dell’AIVE Matteo Rossi.
Progettato da Sparkman & Stephens come ocean racer nel 1937, con disegni realizzati principalmente da Gilbert Wyland in stretta relazione con Olin Stephens, Tomahawak fu varato nel 1938 da Carl E. Kistler per Thomas Heffernan, presso il cantiere Barrett Boat Works in Spring Lake, Michigan. Barca molto bella e marina, ricorda alcuni dei progetti più famosi di Olin Stephens : Stormy Weather, Edlu, i NY 32. Nella sua lunga vita ha partecipato con successo a numerose regate negli Stati Uniti, in particolare nel periodo in cui Paul W. Hyatt ne è stato l’armatore. Dopo un radicale restauro 2004, con la consulenza dello stesso Olin Stephens, la barca ha dimostrato la sua stoffa anche nei tempi attuali, archiviando una bella traversata atlantica in 16 giorni e collezionando ottimi risultati sia alla Antigua Classic Week che alla British Classic Week del 2011. Ora, sotto la nuova proprietà inglese, Tomahawak è di base all’isola d’Elba.
Nausicaa of Harwich è il risultato di un sogno infantile del suo giovane armatore – andarsene per i mari del mondo su una barca tradizionale – e di un fortunato incontro mentre studiava da mastro d’ascia a Falmouth. Costruita nel 1966 in un piccolo cantiere sulle coste est dell’Inghilterra su un fiume vicino Harwich, l’imbarcazione è stata progettata da Alan Buchanan per un gentleman inglese. Dopo una ventina d’anni l’imbarcazione è passata alle cure del suo secondo armatore che l’ha curata personalmente per altri 25 anni fino al momento in cui ha trovato in un giovane aspirante mastro d’ascia croato la persona giusta a cui cedere il timone della sua amata barca. Ed è così che con il nome di Nausicaa of Harwich l’imbarcazione – lunga 38′ e costruita interamente in legno secondo i più alti standard imposti da Lloyd Register – è arrivata al raduno al termine di un viaggio iniziato nel giugno 2012. In compagnia di due coetanei, il 24enne armatore croato Pavel Car ha realizzato il suo sogno percorrendo più di 14 mila miglia in 14 mesi di navigazione continua, toccando 22 Paesi e traversando per due volte l’oceano, con un sorriso che ha contagiato tutti i partecipanti il raduno.
E’ stato invece un ritorno quello di Bufeo Blanco che, dopo due anni di successi – tra cui i primi posti al Trofeo Accademia Navale di Livorno e alla Barcolana Classic di Trieste nel 2012, al Trofeo Panerai delle Vele d’Epoca di Napoli e alla Monaco Classic Week nel 2013 – ha festeggiato a Viareggio il suo 50° compleanno.
E di ritorno si può parlare anche per Oenone: nel 2005, dopo la sua partecipazione al primo raduno VSV, il cutter costruito nel 1935 su progetto di Fredrick Shepherd dal cantiere Berthon Boat di Lymington è entrato nel cantiere Del Carlo per il suo lungo restauro del secolo e il IX Raduno VSV è stata l’attesa occasione di vederla di nuovo in mare.

Delle 28 barche presenti al raduno 25 hanno preso parte all’unica regata consentita dalle condizioni meteo, vinta dei rispettivi raggruppamenti da Tomahawk, Namib, Ilda e Scilla.

In banchina molte le iniziative conviviali che hanno animato l’attività degli equipaggi: l’aperitivo di apertura del raduno all’Hotel Plaza e de Russie, la merenda offerta dal Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, il drink offerto a bordo dell’elegante ketch Sea Prince – 77’ varato nel 1953 nei cantieri Abeking & Rasmussen su progetto di Philip Rhodes – e la tradizionale cena nei capannoni del Cantiere del Carlo.
Le mostre ospitate nella sede del CNV che hanno riunito anche questa volta artisti che fanno ormai parte della famiglia delle VSV: l’acquarellista Emanuela Tenti che ogni edizione offre il “ritratto” dell’imbarcazione simbolo del raduno, Sandro Feruglio con i suoi acquerelli marini di ogni tempo, Marco Trainotti fedele “fotografo ufficiale” di ogni edizione alle cui immagini si sono affiancate quelle di Luca Fanelli e infine il singolare lavoro di coppia in cui i preziosi modelli realizzati dall’anziano artigiano Giovanni Del Carlo sono affiancati dai ritratti fotografici con cui la nipote Monica fissa nel tempo il sapiente lavoro del nonno.

Il convegno sul Registro Nazionale delle Imbarcazioni
Affollata la sala del Club Nautico Versilia, dove quest’anno è stato affrontato il tema del Registro Nazionale delle Imbarcazioni voluto dalla legge. 228/2012 di Stabilità per il 2013, allo scopo di approfondire la posizione delle imbarcazioni di valore storico in un contesto fino ad ora affidato ai Registri cartacei tenuti dalle Capitanerie di Porto.
Roberto Righi, presidente del CNV, ed Enrico Zaccagni, presidente delle VSV, aprendo il convegno hanno confermato il loro sostegno per realizzare i progetti portati avanti dall’Associazione, in particolare riprendendo quello del Museo Galleggiante per il porto di Viareggio: un sistema per rendere stabile la fruibilità del patrimonio di imbarcazioni disseminate nel porto, radunandole in un unica darsena.
I relatori, Roberto Giacinti e Guido Rosato hanno dimostrato come senza fatica sia possibile creare per il Registro Nazionale anche il sottoinsieme delle imbarcazioni d’epoca (è sufficiente aggiungere un codice alla schedatura informatica) e come questa conoscenza serva a dimostrare come questa realtà sia rilevante per il comparto della nautica, che vede nei cantieri versiliesi dedicati al restauro fra i più importanti custodi degli antichi mestieri della cantieristica da diporto. E a questo proposito Umberto Buratti, Sindaco del Comune di Forte dei Marmi, nel portare il saluto dell’Amministrazione ha dichiarato la sua completa disponibilità ad attirare l’attenzione delle Autorità locali alle tematiche che mirano a salvaguardare la storia e le competenze della comunità versiliese.
Matteo Rossi, presidente dell’AIVE, la più grande associazione di vele d’epoca, ha illustrato l’avvio di un percorso nell’ambito della formazione professionale per favorire l’occupazione e mantenere le conoscenze necessarie per il restauro e il mantenimento delle barche in legno.
Presenti con un loro contributo alla discussione anche l’AYDE, rappresentata da Gianluca Duranti, laboriosissima associazione focalizzata sui temi della tutela insieme e ARIE, rappresentata da Francesco Foppiano, che dal 2003 hanno sostenuto la necessità di regolamentazione del settore.
Dopo l’intervento di Piero Gibellini, che ha illustrato il percorso di costituzione del il registro dei motoscafi Riva, Giuseppe Marino e l’Ammiraglio Sergio Spinato hanno affrontato il tema della partecipazione della Marina Militare della necessità di un percorso che supporti la Marina Militare nel restauro e nella partecipazione a regate e raduni della sua prestigiosa flotta di vele storiche.
Giacinti ha concluso portando l’esempio delle auto d’epoca: la legislazione e la regolamentazione del comparto è stabile da anni che riesce a salvaguardare il patrimonio delle auto storiche e in particolare di quello del design italiano. Il Registro delle auto d’epoca è sicuramente un modello da perseguire: ad oggi la federazione dei club di auto storiche, ASI – Associazione Auto Storiche Italiane, rappresenta circa 200.000 associati divisi in 265 club, mentre a livello internazionale la federazione internazionale FIVA, che raccoglie circa 1.000.000 di aderenti, si occupa di armonizzazione delle legislazioni dei vari stati.
Tutte considerazioni utili per intraprendere la strada di una Federazione Nazionale delle imbarcazioni di valore storico.

La premiazione
Nel festoso clima caratteristico del raduno viareggino, la premiazione ha assegnato il Trofeo Stile e Tradizione Il Bisonte a Sea Prince, il Premio Azimut Private Banking – una targa e un kit di avveniristici bozzelli offerti dalla Ubi Maior – è stato attribuito a Bufeo Blanco per le lunghe navigazioni e i brillanti risultati in regata messi a segno negli ultimi due anni, il crest del Comitato Amerigo Vespucci è andato a Nausicaa of Harwich che ha coronato con il raduno 14.000 miglia percorse in due anni, premiate anche da un kit per la manutenzione di scafo e attrezzature offerto da Marine Store. A Nordlys, passata alle cure di armatori torinesi, il buono per un weekend all’Hotel Plaza e de Russie, mentre all’armatore di Oenone, il presidente delle VSV Enrico Zaccagni, è stata consegnata nell’emozione generale la targa in memoria dell’armatrice di Ilda Maria Grazia Cioni, indimenticabile socia fondatrice delle VSV. Agli armatori inglesi di Tomahawk, è stato infine assegnato l’ambito Trofeo Vele Storiche Viareggio.
Ai primi due classificati dei quattro raggruppamenti della regata buoni sconto offerti dalla Max Prop, borse della Rosa dei Venti, bozzelli Ubi Maior e per il primo overall un gustoso prosciutto toscano DOP.
A tutti i partecipanti una targhetta di ottone ricordo del raduno, una profumata pianta offerta da Rose Barni, rhum al cioccolato Venchi, una sacca personalizzata della Be1 Eurosails, saponi La Florentina e vino delle Cantine Sardi-Giustiniani, mentre targhe VSV hanno come tradizione suggellato la collaborazione con il Club Nautico Versilia, la Capitaneria del Porto di Viareggio e con il Cantiere Francesco del Carlo.

Il IX Raduno Vele Storiche Viareggio è stato organizzato in collaborazione con il Club Nautico Versilia, con il patrocinio del Comune di Viareggio, della Guardia Costiera, della Provincia di Lucca e della Regione Toscana. L’Associazione VSV si è avvalsa del sostegno di Il Bisonte e Azimut Private Banking, del supporto di Hotel Plaza e de Russie, Ubi Maior, Be1 Eurosails, Max Prop, Cantine Sardi-Giustiniani, La Rosa dei Venti, Consorzio Prosciutto Toscano DOP, La Cantina di Soffiano, Rose Barni, Marine Store, La Florentina, e della partecipazione del Comitato Amerigo Vespucci a Casa Sua.

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