Viareggio ancora una volta è stata, nel weekend, la capitale delle vele d’epoca con la 19a edizione del Raduno Vele Storiche, dando vita – dopo l’evento di Capraia dello scorso giugno – al Museo Galleggiante. Sono state in totale 55 le barche partecipanti con oltre 400 membri di equipaggio per tre giorni di regate pesantemente condizionate dal meteo. È stato possibile infatti completarne solamente una e non per tutte le imbarcazioni. L’assenza del vento infatti non ha consentito a una nutrita parte della flotta di concludere il percorso previsto dal comitato di regata. Delle sette classi nelle quali erano suddivise le barche, soltanto quattro sono state premiate: successo di Rrose IV nel gruppo VSV 0, di Rabicano nel VSV 1, di Testa & Lische nel VSV 5 e di Sula IronFox nel VSV 6.
La giornata di sabato prevedeva una sfilata delle imbarcazioni storiche lungo le banchine del porto per l’assegnazione del Premio Eleganza ma, a causa della pioggia battente, la giuria ha dovuto ricorrere in alternativa a una valutazione visitando le barche all’ormeggio e infine ha decretato vincitore lo splendido yawl bermudiano Dragonera, varato nel 1961 dal Cantiere Sangermani, al quale è andato in premio un prezioso orologio offerto dall’azienda Orologi Calamai. Il trofeo Vele Storiche Viareggio è stato invece assegnato alla goletta Pandora dell’Associazione Vela Tradizionale.
Come nelle altre edizioni, anche quest’anno sono stati consegnati riconoscimenti alle barche che compivano rispettivamente quaranta, cinquanta, sessanta, cento e perfino centodieci anni dal varo, nell’ordine Swannanoa, Too Fast, Clan, Alice, Alzavola e Tirrenia II. Un riconoscimento anche per LuluNikka, varata nel mese di settembre, per la sua prima partecipazione al raduno. Nonostante la delusione di tanti per le avversità meteo, che oltre alla pioggia non ha regalato vento sufficiente per sfidarsi in mare, la manifestazione ha riservato ugualmente momenti molto apprezzati da armatori ed equipaggi. Tra questi la visita alle barche in restauro in uno dei capannoni del Cantiere Navale Francesco Del Carlo e la cena con musica dal vivo nell’altro recentemente restaurato dove, in un lunghissimo buffet, si poteva scegliere tra il tipico menu toscano a base di affettati e l’ormai tradizionale “pescione” composto quest’anno da due bellissimi tonni serviti crudi o cucinati espressamente.
Con la cerimonia di premiazione alla presenza delle autorità, si è quindi conclusa la manifestazione con l’appuntamento al prossimo anno per la 20a edizione.