Le vele storiche approdano a Viareggio

29 Ottobre 2005
Tempo di lettura: 8 minuti circa

“Ho partecipato a moltissimi raduni di vele storiche ma mai ho trovato l’aria così festosa, marina e coinvolgente anche nei confronti del pubblico, che ha accettato con entusiasmo l’invito a visitare le nostre imbarcazioni. Abbiamo riso, si è parlato di mare e di legni da riverniciare. Il mare, il legno, gli ottoni ci accomunano in un’unica grande passione e poco importa se la vivi su un due alberi di venti metri o su una piccola barca di sei. Credo che l’atmosfera che abbiamo vissuto durante i nostri tre giorni a Viareggio sia quella giusta per avvicinare tanti ragazzi alle nostre belle barche e per ricevere a bordo sempre più ospiti che un domani potremo ritrovarci accanto nei futuri raduni.”

Il commento di Paolo Gozzini, armatore del cutter del 1935 Ronela, riassume bene la filosofia adottata dall’Associazione Vele Storiche Viareggio nell’organizzare, in collaborazione con il Club Nautico Viareggio, il primo appuntamento versiliano per imbarcazioni d’epoca, classiche e tradizionali.

Benvenuti a bordo

Dal 21 al 23 ottobre le banchine del porto di Viareggio hanno ospitato 32 imbarcazioni, armatori, equipaggi, specialisti del restauro, appassionati e semplici curiosi in una kermesse che bene ha comunicato il fascino, lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e del suo patrimonio storico e culturale. In mezzo a tanta animazione anche un pittore viareggino, che si è portato in banchina cavalletto e colori a olio e ha scelto per il suo ritratto Margarethe, un cutter del 1938. Ad ammirare le signore del mare si sono visti a Viareggio anche due rappresentanti del mondo politico, l’On. Carlo Carli, che si è battuto con successo in Parlamento affinché le barche d’epoca siano considerate e salvaguardate come beni culturali del nostro Paese, e Marco Montemagni, Assessore al coordinamento delle politiche del mare della Regione Toscana.

Grande successo ha riscosso l’iniziativa “Benvenuti a bordo”. Con disponibilità e partecipazione armatori ed equipaggi hanno accolto a bordo delle loro barche un folto pubblico di appassionati che ha raccolto con entusiasmo l’invito a conoscere meglio i segreti delle vere protagoniste del raduno: imbarcazioni di ogni ordine e misura con tanta storia e tante storie da raccontare.
La sede del Club Nautico Versilia ha ospitato un fitto programma di eventi, tutti molto seguiti tanto dai partecipanti al raduno che dal pubblico viareggino: la mostra fotografica Vele, di Francesco Rastrelli, quella degli acquerelli a soggetto marino di Miguel Beltran Soengas e quella dei quadri di Fausto Tessi, la presentazione del libro Oltre l’Orizzonte della navigatrice elbana Laura Zolo e la vendita della cartolina dedicata all’evento con lo speciale annullo postale emesso dalle Poste Italiane in occasione del Raduno. Tra assi, pialle, colle, vernici e tavolacci, l’affascinante scenario da archeologia industriale dei Cantieri del Carlo ha ospitato il sabato la cena che ha festeggiato gli equipaggi e sottolineato il ruolo di tutti gli artigiani della tradizione cantieristica viareggina e italiana nella conservazione e salvaguardia del patrimonio storico che queste barche rappresentano. Un brindisi speciale ha festeggiato una di loro – il Tesse – che in occasione del raduno è tornata in mare dopo un accurato restauro.

La parata e la regata

Nella giornata di sabato le imbarcazioni hanno dato vita a una parata che le ha portate a virare una boa davanti al pontile di Forte dei Marmi per far poi ritorno a Viareggio su percorso libero. A precedere la flotta il Red, lo splendido motoryacht di 24 mt disegnato da Bain nel 1947 e riportato all’antico splendore da un sapiente lavoro di restauro guidato dal Presidente della Riva Historical Society Piero Maria Gibellini, e il Sea Prince, elegante ketch di 23,50 mt costruito nel 1953 da Abeking & Rasmussen su disegno di Philip Rhodes. Poi via via tutte le partecipanti al raduno. Tra queste, racer di razza di ogni tempo come Magda XIII, progetto di Johan Anker del 1937, Al Na’ir III, stella tra i I classe R.O.R.C. degli anni ’60, Ilda, progettata da Beppe Croce nel 1947, Violetta VI, pluridecorato 5.50 S.I. di Giulio Cesare Carcano, progettista per la Moto Guzzi di motociclette mitiche come il Falcone e la V7, che ha disegnato 5.50 che hanno fatto la storia di questa classe. Ma anche barche nate per la crociera come Mopi, varata nel ’53 da Dante Ceschina, Tesse, disegnata da Laurent Giles nel ’65 o la più aggressiva Union, progetto di Fredrik Shepherd del ’35, che per partecipare al raduno ha preso una pausa dai lavori di restauro. Accanto a queste, barche come il Presque Isle, realizzata negli Stati Uniti intorno agli anni ’60 su disegni di Louis F. Herreshoff, il Capitan Lipari, costruita nel dopoguerra nei Cantieri di Recco e per molti anni barca scuola dell’Istituto Nautico di Carloforte, e il Nordlys, la decana del raduno, varata nel 1915 e nata come imbarcazione di salvataggio nel Mare del Nord da un progetto di Colin Archer nel 1893.

La domenica la lunga attesa del vento ha ritardato la partenza della regata, che ha preso il via solo poco dopo le 14.00, al primo avviso di aria superiore ai 4 nodi. Il comitato di regata ha dovuto limitarne la durata e semplificarne il percorso, che si è svolto lungo un lato di gran lasco-poppa. Magda XIII si è aggiudicata il primo posto nella classifica overall dopo un’agguerrita sfida con Al Na’ir III, che si è piazzata seconda seguita da Violetta VI. Buona la prestazione di Presque Isle che, senza vele da poppa, è arrivata prima tra gli armamenti aurici. Ad animare la regata cinque combattutissime sfide dirette, dichiarate dagli armatori prima della partenza: due sono state vinte da Jalea, un Sangermani del ’49, le altre da Presque Isle, Magda XIII e Ilda.

Ha partecipato alla regata anche Giovanni Arrivabene, uno dei più apprezzati timonieri del circuito delle barche d’epoca e di tradizione, che a Viareggio ha portato tra le vecchie signore protagoniste del raduno anche il vento della tecnologia. “Ho montato in via sperimentale su alcune imbarcazioni il sistema di posizionamento Seaweb, costituito da un’antenna con un dispositivo dotato di GPS e trasmettitore, il tutto della dimensione di un marsupio. I dati – ci ha spiegato Arrivabene – vengono elaborati da un server che pubblica su Internet (www.seaweb.sh) il tracking e le performances di ogni barca. Già adottato dalle classi Wally e Spirit of Tradition, permette così di creare una banca dati con le reali prestazioni di ogni imbarcazione, permettendo di analizzare, dopo una serie di regate, i risultati delle formule che generano i tempi compensati. Così facendo si può arrivare ad attribuire dei rating basati su performance reali. Si è voluto iniziare con il 1° Raduno Vele Storiche Viareggio per portare un tocco di novità ed impegnarci a studiare ed implementare un sistema di handicap consono a questo tipo di imbarcazioni. È curioso come alla fine della regata gli skipper confrontavano le prestazioni di Violetta VI (non dotata di strumenti di bordo) con quelle di Magda XIII, notando che con 4/5 nodi di vento in andatura di poppa mantenevano stesso angolo e stessa velocità. Da parte mia ho avuto la fortuna di regatare su Magda che, nonostante o forse grazie ad un ricco buffet, ha tagliato per prima la linea di arrivo dopo un combattuto ingaggio con Al Na’ir III, senza dubbio la barca più agguerrita e blasonata della flotta”.

La premiazione

Una giuria nominata dall’Associazione – composta da Stefano Rossi (ingegnere navale e consigliere VSV), Comm. Federico Landucci (Presidente Club Nautico Versilia), Com.te Paolo Saccenti (Comandante di Fregata della Marina Militare Italiana), Francesco Rastrelli (fotografo), Carlo Battaiotto (skipper, maestro d’ascia e restauratore) – ha assegnato i premi offerti dalla Jibeset alle imbarcazioni che meglio hanno saputo valorizzare e comunicare il proprio patrimonio storico e culturale.

I premi sono stati attribuiti a:

  • Al Na’ir III, un racer progettato nel 1963 da Sparkman & Stephens che dagli anni ‘60 fino ad oggi ha collezionato un incredibile numero di vittorie in regata, per il più alto valore storico e progettuale.
  • Violetta VI, il celebre 5.50 S.I. progettato nel 1964 da Giulio Cesare Carcano che corre ancora con le sue vele originali, per il maggiore spirito di tradizione e la migliore conservazione di dettagli originali.
  • Tesse, un progetto di Laurent Giles del 1965, per la più approfondita documentazione storica.
  • Capitan Lipari, varato nel 1947 dai Cantieri di Recco e negli anni ’60 barca scuola dell’Istituto Nautico di Carloforte, per la storia più avventurosa.

Il Trofeo Fair Play Cup Euro Sailer Yacht è stato consegnato da Alessandro Pardini, titolare del Cantiere Euro Sailer, al Sea Prince per l’impeccabile senso dell’accoglienza dimostrato nel corso del raduno, tanto in banchina che in mare. 

I premi offerti dalla Armand Nicolet sono stati consegnati a:

  • Magda XIII – prima nella classifica overall.
  • Nellie – ultima nella classifica overall.
  • Nordlys – la barca più anziana tra le iscritte al raduno, che festeggia quest’anno il suo 90° compleanno.

Il Presidente dell’Associazione Vele Storiche Viareggio ha consegnato una targa ricordo del 1° Raduno e una bottiglia di vino offerto dalla Cantina Beato Bartolomeo a tutti i partecipanti, al Comandante di Fregata Massimo Tomei, Comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Viareggio, e al Comm. Federico Landucci, Presidente del Club Nautico Versilia.

Ringraziamenti e targhe ricordo anche a tutte le aziende che hanno supportato la manifestazione: Armand Nicolet, Armare, Cantina Beato Bartolomeo, Cantina di Soffiano, Cassa di Risparmio di Lucca, Danomar Caffè, Jibeset, Marine Store, Oleodinamica Giannini, Torrefazione New York, Veleria Zadro.

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Informativa art. 1 co. 125-129
Legge 04/08/2017 n° 124

Soggetto erogante: Regione Toscana

Contributo ricevuto: € 704

Causale: contributo fondo perduto

Progetto: sostegno eventi sportivi

Anno erogazione: 2022

Totali: € 704

Iscrizione Vele Storiche a Punta Ala

Per partecipare solo a Vele Storiche a Punta Ala è prevista una quota di iscrizione di 200€ fino a 12 mt e 300€ per le imbarcazioni di lunghezza superiore.

Avendo un numero limitato di posti barca, questo evento potrà accogliere le prime 15 barche che avranno completato le procedure di iscrizione.

Le iscrizioni verranno chiuse il 12 maggio.

Ogni richiesta successiva a questa data sarà sottoposta all’insindacabile giudizio degli organizzatori.

Compila il modulo (i campi contrassegnati da asterisco sono obbligatori), quindi clicca sul pulsante INVIA.

La quota deve essere versata, contestualmente all’iscrizione, a mezzo bonifico bancario intestato a:
Vele Storiche Viareggio
IBAN: IT25I0503402802000000570000

Armatore
Imbarcazione

Dichiarazione di responsabilità

Ogni yacht, sotto la sua esclusiva responsabilità, decide se prendere o no la partenza, o se restare in gara.

I concorrenti partecipano alla regata e alla parata a loro rischio e pericolo e sotto la loro responsabilità a tutti gli effetti.

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che potrebbero subire le persone o le cose, sia a terra che in mare, in conseguenza della partecipazione alla manifestazione.

Si rammenta ai comandanti che essi rispondono personalmente di tutti gli incidenti che possono accadere ai loro yacht e ai loro equipaggi.

Sono dunque essi che dovranno accertarsi che siano state stipulate le assicurazioni necessarie per coprire tutti i rischi, ivi compresi quelli verso terzi. È competenza dei comandanti decidere in base alle capacità dell’equipaggio, alla forza del vento, allo stato del mare, alle previsioni meteorologiche ecc. se uscire o non uscire in mare e prendere parte alle prove in programma.

A seguito di una grave infrazione di comportamento o di spirito sportivo, il Comitato per le proteste (o Giuria) può escludere un concorrente dalla partecipazione alle prove successive, espellerlo dalla competizione o applicare altre sanzioni disciplinari. Ciò sarà applicato non solamente per le prove propriamente dette, ma anche per tutta la durata della manifestazione.

Il comandante è responsabile del comportamento del suo equipaggio e sanzioni possono essere contro di lui adottate, sino alla radiazione dello yacht dalla prova considerata, senza che altre sanzioni siano escluse.

Come valutiamo il valore storico delle imbarcazioni

La denominazione stessa della associazione indica un’attenzione al valore storico piuttosto che quello di età. Certamente le imbarcazioni di legno e di acciaio anteriori al 1951, quelle indicate come barche d’epoca, hanno sempre e comunque il diritto ad essere dichiarate di valore storico, e lo hanno sicuramente anche le barche considerate classiche, cioè costruite in esemplari unici fino al 1984.
Hanno valore storico le barche che hanno compiuto imprese degne di nota anche se sono recenti e appartengono a serie in vetroresina. Per le imbarcazioni di serie sono stati affinati i parametri che le rendono storiche.

Sono ammesse imbarcazioni:

  • in legno costruite in fasciame classico;
  • costruite in lamellare di legno, strip planking, fasciame incrociato, doppio fasciame, compensato marino anteriori al 1980;
  • in acciaio o alluminio il cui progetto/costruzione abbia un valore storico o rappresenti una realizzazione artigianale che dimostri conoscenza delle tecnologie progettuali e costruttive e valore culturale purché anteriori al 1975;
  • in fibra di vetro solo se appartenenti ad alcuni cantieri e progettate da alcuni progettisti che garantiscano la storicità del modello e di costruzione anteriore al 1984.

C&N, Nautor, Baltic, Hinkley, C&C, Solaris, Benello, Nordcantieri, Alpa, Comet sono un esempio di cantieri di cui apprezziamo la produzione e riconosciamo la storicità.
Sparkman&Stephens, Camper&Nicholson, Frers, Peterson, Holland, Carter, Sciarrelli, Vallicelli, Sciomachen sono fra i progettisti di imbarcazione di valore storico.
Sono ammesse le prime 5 imbarcazioni in vetroresina delle serie costruite da qualsiasi cantiere purché anteriori al 1984.
Sono ammesse imbarcazioni di altri cantieri e altri progettisti non contemplati nella lista solo su valutazione del Comitato Tecnico all’atto della richiesta di iscrizione.

Secondo la loro forma di carena, velatura e stima delle performances saranno inserite in adeguate classi in funzione delle condizioni di vento.
La manifestazione può riunire barche costruite in un arco temporale di oltre 100 anni e l’esperienza insegna che, con qualsiasi tipo di handicap, è impossibile confrontare in regata barche così diverse.
Le regate si corrono quindi in tempo reale e le barche vengono suddivise in classi di similitudine di performance in quella data condizione metereologica, valide quindi solo per ogni singola edizione del raduno.
Non è quindi possibile definire in anticipo in quante classi la flotta sarà suddivisa, né in quale classe sarà inserita ogni barca. Le classi saranno note solo alla vigilia del raduno quando sarà chiaro il quadro delle condizioni metereologiche e quindi delle performance che varie tipologie di barche potranno sviluppare.
Per cercare di riparare a ingiustizie che potrebbero evidenziarsi al cambio dell’intensità del vento rispetto a quello previsto, invitiamo i partecipanti a lanciare sfide dirette a quelle barche che, anche se inserite in classi diverse, rappresentano loro diretti avversari; i risultati di queste sfide aiutano a dare soddisfazione ai partecipanti che si sentono mal giudicati dalla classifica generale.
Per le barche d’epoca e classiche iscritte all’AIVE e munite di rating CIM è prevista una classifica in tempo corretto. Anche le imbarcazioni progettate secondo il regolamento IOR, se presenti in numero significativo, potranno essere classificate secondo gli originari compensi ORC.

Ma, vogliamo precisare che il raduno non è solo la regata. Lo scopo della nostra associazione è la salvaguardia delle barche del passato, della storia dello yachting, della progettazione, delle tradizioni nautiche.
Oltre alle prove in mare ci saranno conferenze, visite ai cantieri di restauro, incontri e allegria per tutti.

Iscrizione Capraia Sail Rally e Vele Storiche a Punta Ala 2025

Capraia Sail Rally e Vele Storiche a Punta Ala

Quota di iscrizione 400€ fino a 12 mt, 500€ fino a 18 mt, 600€ oltre 18 mt.

Per estendere la partecipazione a Vele Storiche a Punta Ala, evento collegato al Capraia Sail Rally, oltre alla quota di iscrizione, è previsto un supplemento di 200€, ridotto a 100€ per i soci VSV.

Vele Storiche a Punta Ala

Per partecipare solo al primo Raduno Vele Storiche a Punta Ala è prevista una quota di iscrizione di 200€ fino a 12 mt e 300€ per le imbarcazioni di lunghezza superiore.

Avendo per questa prima edizione di Vele Storiche a Punta Ala un numero limitato di posti barca, questo evento potrà accogliere le prime 15 barche che avranno completato le procedure di iscrizione.

Per entrambe le manifestazioni le iscrizioni verranno chiuse il 12 maggio.

Ogni richiesta successiva a questa data sarà sottoposta all’insindacabile giudizio degli organizzatori.

Compila il modulo (i campi contrassegnati da asterisco sono obbligatori), quindi clicca sul pulsante INVIA.

La quota deve essere versata, contestualmente all’iscrizione, a mezzo bonifico bancario intestato a:
Vele Storiche Viareggio
IBAN: IT25I0503402802000000570000

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