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Oenone

Progettista
Frederik Sheperd
Anno di progetto
1935
Cantiere di costruzione
Berthon Boat Co. (Lymington, Regno Unito)
Anno di varo
1935
Lunghezza dello scafo (LOD/LOH)
13,70 mt
Lunghezza di armamento (LOA incluso bompresso)
15,00 mt
Lunghezza al galleggiamento
10,00 mt
Larghezza massima
3,20 mt
Immersione
2,00 mt
Dislocamento
16.000 kg
Certificato di stazza
CIM
Cantiere ultimo restauro
Cantiere Francesco Del Carlo (Viareggio, LU)
Anno ultimo restauro
2013
Armamento
Cutter bermudiano
Materiale scafo
Legno a fasciame classico
Materiale albero e boma
Legno
Superficie velica
120,00 mq
Motorizzazione
40 hp
Club o associazione di appartenenza
Vele Storiche Viareggio

Su Yachting Monthly del maggio 1935 a pag.74 si annuncia che: “Oenone, di 16 t., progettata da Fredrick Shepherd e costruita per Mr. Wardrop dal cantiere Berthon Boat Co. sugli scali di Lymington è stata varata il 6 aprile e già armata attende il termine dei lavori”.

Nel 1936 la stessa rivista lancia un concorso per il miglior progetto per una imbarcazione di 30′ al galleggiamento per una coppia – un uomo e una donna – senza marinai professionisti, ma con spazio per ospitare due amici. La barca deve avere la possibilità di essere portata in solitario, ma anche di avere buone chance in regata con equipaggio. Vengono presentati 29 progetti. Tra questi molti si ispirano a Oenone e Amokura, ambedue ultime creazioni di successo di Shepherd: lo slancio di poppa, l’armo, la doghouse e la cabina, la suddivisione degli interni ricordano gli ultimi progetti del grande Fredrick. I giudici di quel concorso erano Harrison Butler e Laurent Giles, il direttore della rivista era Maurice Griffith. Yachting World nello stesso anno pubblica un editoriale su Oenone.
Piccola sorella di Oenone è Lively Lady, famosissima barca con la quale Sir Alec Rose compì le sue navigazioni attorno al mondo negli anni 60. La sorella maggiore è Amokura e, sulle sue linee, anche Glaramara è un’altra barca molto simile.

Nell’estate del 1938 Oenone partecipa a diverse regate nel Solent (Yachting World). Negli anni successivi ritroviamo la barca oltre Oceano.
Dal 1947 al 1953 è registrata nei Lloyds Register di proprietà di Jean Combescot e di base a Buenos Aires. Nel 1954, di proprietà di Eric Coupey, Oenone è a New York dove nel 1960 è ancora registrata, ma il suo porto di base è Napoli e il suo armatore è James C. Ray, come segnalato da American Lloyds.
Nel 1963 la barca sotto il nome di Union è di proprietà dell’ing. Roberto Garolla di Bard grande sportivo, velista, canottiere ed ex presidente del Circolo del Remo e della Vela di Napoli. Union resta nella famiglia Garolla fino al 1968 e Marcello Garolla di Bard, figlio di Roberto ha montato un delizioso video ricostruito da filmati in Super8 e ne ha fatto dono alla barca 50 anni dopo.
Nel 1968, Union appartiene ad Emilio Fede, ai tempi giornalista della RAI e il suo porto di base è Anzio. Dal 1972 scompaiono dai Lloyds Registers le tracce di questo yacht. Dal 1977 la barca è in Sicilia. Il proprietario è Giuseppe Filippone, appassionato navigatore. Negli anni 80 Union fa un breve ingresso nell’appena nato mondo delle regate per barche d’epoca e si dimostra veloce.

In buone condizioni fino al 1985, fu all’epoca iscritta all’AIVE. Lo scafo ha il fasciame in pitch pine e le ordinate in quercia bianca inglese. L’albero è stato costruito nel 1989 dai Cantieri Sangermani sui piani originari di Fredrik Shepherd. Gli interni in mogano dell’Honduras e le ferramenta in bronzo sono in gran parte originali. A partire dalla fine degli anni 80 inizia un graduale declino che a partire dal ’98 la porta all’abbandono su un piazzale di cemento a Palermo.

Dopo la sua partecipazione al primo raduno organizzato a Viareggio dalle VSV, nel 2005, Oenone è entrata in cantiere da Del Carlo per il suo restauro del secolo. I suoi eleganti interni e il mobilio, originali così come la tuga e l’osteriggio, sono stati restaurati con cura. Il ponte ormai troppo usurato è stato sostituito così come parti di 20 ordinate. I madieri sono nuovi e robusti e il suo fasciame è ormai solidamente avvitato con viteria in bronzo alle ordinate. Motore, impianti e sartiame sono nuovi.

Finalmente nell’estate del 2013 Oenone ha preso il mare per una breve crociera di prova a la partecipazione al IX Raduno delle VSV. L’anno successivo sono arrivate le nuove vele.
Nel 2014 riceve il premio per il miglior restauro in Italia. 

Il motto “Festina Lente” e la tartaruga a vela che si trovano come logo sui bozzelli di Oenone si adattano perfettamente ai lunghi tempi del suo meticoloso restauro.

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