Famosa imbarcazione da regata oceanica francese, Janabel è frutto di una confermata favorevole sinergia tra armatore, progettista e cantiere. Fu infatti costruita cinque anni dopo il varo di Jalina, con la partecipazione degli stessi importanti personaggi: l’armatore era Jacques Barbou, sempre sostenuto e accompagnato dalla sportivissima moglie, madame Eliane Barbou, famosi navigatori e regatanti; il progettista era Eugéne Cornu, probabilmente il più prolifico e geniale progettista francese; il cantiere Jouet, forse il più noto in Francia.
Negli anni ’50 Janabel regatò tra Francia e Gran Bretagna, traversò l’Atlantico e partecipò alla regata delle Bermuda. Poi dai primi anni ’60 vive nell’ombra gestito da proprietari che non ne conoscono il valore. Nei primi anni ’80 l’ultimo armatore francese la abbandona su una spiaggia di Sciacca, in Sicilia. Viene salvata dal velista palermitano Roberto Parisi e finalmente appare di nuovo nelle cronache delle manifestazioni veliche per barche d’epoca e nel 1986 a Porto Cervo si aggiudica il secondo posto. Poi nel 1989 cambia di nuovo proprietà, pur rimanendo a Palermo. Da allora è nelle mani dello stesso armatore, appassionato di restauri e begli oggetti, che piano piano entra nel mondo delle regate, prima a lui ignoto. Nel 1996 Partecipa alla Rotta del Sahara Palermo-Monastir, impressionando tutti con un primo assoluto in classifica generale e nelle tappe intermedie. Nel 2006 al Trofeo Bailli de Suffren, sulla rotta Saint Tropez – Porto Rotondo – Palermo – Malta, è seconda di classe. La sua costruzione è molto leggera e raffinata: lo scafo è in triplo fasciame di mogano incrociato, chiodato in rame, su ordinate di quercia e acacia. E’ stata restaurata dal Cantiere Sangermani di Lavagna tra il 1993 e il 1994.