Progettista

Sparkman & Stephens

Anno di progetto

1954

Anno di varo

1954

Armamento

Yawl Marconi

Numero velico

294

Materiale scafo

Legno a fasciame classico

Lunghezza al galleggiamento (m)

12,00

Dislocamento (kg)

23,00

Superficie velica (mq)

125,00

La creazione di Impala fu l'apice di una virtuosa collaborazione tra Sparkman&Stephens, il cantiere Abeking & Rasmussen e lo studio approfondito del regolamento di stazza del Cruising Club of America per creare una barca di rara bellezza con linee pure, raffinatezza di costruzione e rating favorevole.

Indubbiamente Impala, come una gran parte delle barche di Stephens degli anni '40-'50 ha le sue radici nel progetto di Stormy Weather. Più larga, in proporzione meno immersa, ma si riconoscono in lei i geni di quel purosangue. Impala fu acquistata dall'attuale armatore nel 1986, Alfred Sanford. Fu restaurata accuratamente grazie all'esperienza del proprietario, titolare di un cantiere a Nantucket, in Maine che restaura imbarcazioni d'epoca e costruisce tra le altre, in piccola serie la replica dell'Alerion,che fu la barca personale di Nat Herreshoff di 8 metri del 1912, da molti indicata come la migliore barca del mondo. Ogni dettaglio di Impala è pensato, studiato, realizzato con una logica particolare: rendere la barca semplice da portare con equipaggio ridotto in qualsiasi condizione, eliminare le attrezzature inutili, ridurre pesi e macchinari, pur mantenendo l'eleganza degli interni, e le scelte del progettista e del cantiere. Sanford in poche parole ha compiuto il percorso controcorrente rispetto allo yachtsman dei nostri giorni che per timore, vuole doppia strumentazione, motori potenti, batterie pesantissime, aria condizionata. Per fare un solo esempio, Impala, lunga oltre 17 metri e pesante quasi 30 tonnellate ha un motore da 27 HP!

Negli ultimi 20 anni Impala ha navigato per oltre 65.000 miglia con lo stesso proprietario.

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