Estella fu varata a Pola nel 1946, nel cantiere del maestro d’ascia Lino Puia presso la sede della storica Società Nautica Pietas Jiulia, con l’aiuto di maestranze provenienti dal cantiere navale Scoglio Olivi.
Il disegno è del grande progettista olandese Ricus va de Stadt. La barca, dotata di ottime qualità marine, fu costruita in larice su strutture di rovere, come molte imbarcazioni realizzate in Istria e nel Nord Est italiano.
Sul ponte il Pitch Pine originario venne successivamente sostituito dal teak, più duraturo nel nostro clima.
I primi armatori erano appassionati di canottaggio e per sfuggire al regime jugoslavo del Maresciallo Tito, Estella fu utilizzata per scappare da Pola con a bordo l’atleta e allenatore Bruno Puia, fratello di Lino, che riuscì a imbarcare alcuni scafi da canottaggio per evitare che venissero distrutti. Approdati a Pesaro, successivamente se ne perdono le tracce.
Nei primi anni 50 si trova a Genova al porticciolo Duca degli Abruzzi, dove – in un evento straordinario – affonda in banchina. Riportata a galla, nel 1963-64 partecipa a regate che si corrono sotto il regolamento RORC. È iscritta al YC Tigullio ed è di proprietà della famiglia Barbini di Milano. Alla fine degli anni 60 la troviamo prima a La Spezia, trascurata per alcuni anni, e poi, nei primi anni 70, ad Anzio.
Di proprietà di Carlo Belenghi, noto skipper professionista negli anni 80, la barca naviga dalla Costa Azzurra alla Turchia, dalla Grecia alle Eolie, spesso con a bordo gli allievi dell’Associazione I Venturieri di Chioggia, e inizia a partecipare ai primi raduni di vele d’Epoca organizzati in seguito alla nascita nel 1982 dell’Associazione Italiana Vele D’Epoca.
Nel 1994 l’attuale armatore la vede a Viareggio in vendita e si innamora a prima vista: la barca dei suoi sogni!
Nel 1996 sottopone Estella a una ristrutturazione e a un completo restauro presso il Cantiere Francesco del Carlo a Viareggio.
Tra l’inverno e la primavera 2010 torna nello stesso cantiere per una vasta operazione di controllo e manutenzione straordinaria e, nel 2017, per una nuova sessione di importanti lavori, tra cui: riverniciata totale degli alberi, galvanizzata e pittura alle ferramenta, gommatura della coperta, pitture e vernici.
Tra l’inverno 2020 e la primavera 2021, in pieno dramma della Pandemia di Covid 19, gli armatori di Estella danno un magnifico esempio di fiducia e speranza nella ripresa generale ed in un futuro migliore, ordinando al Cantiere Del Carlo una nuova vastissima operazione di restauro. Viene sostituito oltre il 30% delle tavole di fasciame in mogano, soprattutto nell’opera morta, e questo importante lavoro viene seguito da un ciclo totale di pittura e tutte le vernici.
Bellissima, Estella è tornata in mare i primi di maggio 2021.