Il III Raduno Vele Storiche Viareggio ha riunito tra il 19 e il 21 ottobre ai piedi delle Alpi Apuane una significativa flotta di imbarcazioni d’epoca, classiche e tradizionali. La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Club Nautico Versilia, è riuscita – grazie al successo delle sue due precedenti edizioni e allo spirito marinaresco che unisce gli armatori ed equipaggi VSV – a conquistarsi il ruolo di classica di fine stagione del circuito mediterraneo per imbarcazioni storiche.
Novità di questa edizione la partecipazione di quattro barche da regata che in tempi più moderni – dai primi anni ’70 ai primi ’80 – sono state grandi protagoniste sui campi di regata internazionali: Emeraude, Rainbow, Phantom e Temptation (ex Rrose Selavy). Il Raduno è stato anche occasione per il ritorno sui campi da regata, dopo approfonditi lavori di restauro rispettivamente presso i cantieri Pezzini e Del Carlo, per il one tonner del 1973 di Doug Peterson Ganbare, il Camper & Nicholson del 1931 Patience e il Nina V, un progetto di Laurent Giles del 1954.
L’edizione di quest’anno ha messo una particolare attenzione agli interni delle imbarcazioni con l’obiettivo di metterne in valore il fascino dei dettagli originali, condividendoli con il pubblico presente che ha potuto visitarli grazie all’iniziativa “benvenuti a bordo”. Sempre in tema di architettura navale, soggetto caro all’Associazione, si è già conquistata un ruolo di classica VSV la giornata “cantieri aperti” che ha consentito a equipaggi e appassionati di osservare il lavoro degli esperti maestri d’ascia dei cantieri viareggini.

In mare
Spinte da un vento teso dai settori di est/sud est con raffiche fino a oltre 25 nodi di intensità, le partecipanti al III Raduno Vele Storiche Viareggio si sono affrontate sabato 20 ottobre tra le boe della prima delle due regate in programma con una prova combattutissima durante la quale diverse concorrenti sono state costrette al ritiro da motivi di prudenza e da avarie più o meno impegnative. Il confronto tra le imbarcazioni storiche d’epoca e classiche più grandi o più veloci è stato dominato dalla sfida tra le due “norvegesi” Magda XIII e Kipawa, con la vittoria di quest’ultima. Bella la performance di Ganbare che, alla sua seconda uscita in mare dopo il restauro, si è piazzata ai primi posti superando barche ben più grandi. Tra le imbarcazioni più piccole magnifico duello tra Makara e Mopi che finalmente ha trovato il suo vento. Brutto spavento per il randista di Magda XIII che è stato sbalzato fuori bordo dalle scotte della randa nel corso di una strambata sulla linea di arrivo. Recuperato con grande tempismo da uno degli assistenti all’organizzazione del percorso, il ragazzo ha riportato una ferita sulla fronte ed è stato prontamente sottoposto alle cure ospedaliere.Subito molto accesa la sfida tra i racer più moderni che, dopo il ritiro di Phantom e Rainbow per strappi alle rande, si è risolta con la vittoria di Emeraude su Temptation, penalizzata da un errore di percorso.
Mentre un “ciclone mediterraneo” si abbatteva sui mari meridionali italiani, la seconda prova si è svolta domenica in una tersa giornata di sole con vento meno forte in condizioni rese comunque impegnative da raffiche bizzose. Il piacere della navigazione tra agguerriti ingaggi ha messo in secondo piano i disagi causati dalla deriva di una boa, e ha fatto chiudere un occhio a concorrenti e organizzatori su qualche scorciatoia presa da equipaggi meno esperti di campi di regata. Bilancio della piacevole giornata di vento e di sole il primo posto Rainbow, che ha avuto la meglio tra racer moderni lungo tutto il percorso, altre due vittorie per Kipawa e Ganbare e il successo Ilda nel gruppo delle imbarcazioni più piccole. Da segnalare anche la bella regata di Hook, portato per l’occasione da un giovanissimo equipaggio capitanato da Michele Borea d’Olmo, e le doti di velocità sfoderate da Patience in questo suo primo discreto ritorno sui campi di regata. Anche per questa edizione le barche si sono affrontate in sfide dirette con premi messi in palio dagli stessi equipaggi, con una formula che consente di scegliere liberamente i propri avversari sulla base di criteri di affinità e condizioni meteorologiche. Vincitori delle sfide Dideci, Emeraude, Ganbare, Hook, Ilda, Kipawa, Makara, Marameo, Mopi, Namar, Nordlys, Orsa e Rainbow. La somma dei punti totalizzati sulle due prove ha definito una classifica generale in tempo reale che ha visto vincere per i rispettivi raggruppamenti Emeraude, Kipawa, Ganbare e Makara.

In banchina
I locali del Club Nautico Versilia hanno ospitato la mostra fotografica di Marco Trainotti e quelle di acquerelli con soggetto marino di Emanuela Tenti e Lodovico Rivetti, e la proiezione dei montaggi filmati e fotografici a cura di Michel Dejoie e Cristina Borgogna.
“Tutela e valorizzazione delle imbarcazioni storiche” è stato il tema del seminario coordinato dal Prof. Roberto Giacinti, socio fondatore dell’associazione VSV. L’incontro ha avuto tra i suoi partecipanti più accreditati Marco Sassetti, Professore di Legislazione del Restauro all’Università di Genova, e l’assessore al bilancio e coordinamento delle politiche del mare per la regione Toscana, Enrico Bertolucci, e ha gettato il seme per un approfondimento della questione, nell’intento di creare un’interfaccia tra armatori di imbarcazioni di interesse storico e legislatori.
Molta attenzione da parte di pubblico e partecipanti al raduno per il Classic 10 che il cantiere Euro Sailer ha voluto presentare nel corso della manifestazione, a sottolineare le caratteristiche “classiche” di questa imbarcazione moderna in legno progettata da Rodolfo Foschi.
Nella serata di sabato 20, l’ormai immancabile appuntamento con la cena allestita in uno dei capannoni del Cantieri Francesco Del Carlo che hanno accolto, tra profumo di resine di legni esotici e strumenti di lavoro dei maestri d’ascia, tutti i partecipanti al raduno.

I premi
Il Trofeo Vele Storiche Viareggio è stato assegnato a Lo Spray – un motorsailer progettato da Franco Anselmi Boretti nel 1960 e costruito l’anno successivo dai Cantiere Navali Picchiotti di Viareggio – per aver meglio conservato il i dettagli e il fascino degli interni originali.
Il premio Sestante, messo in palio da Roberto Boschi, promotore di Azimut Consulenza SIM spa, è stato consegnato a Emeraude che tra le concorrenti del Raduno è stata l’imbarcazione che ha percorso durante questo anno il maggior numero di miglia – oltre 2.500! – in velocità e sicurezza.
Il trofeo Fair Play Cup Euro Sailer Yacht è stato attribuito al Dideci per l’entusiasmo con cui il suo armatore ha contribuito alla buona riuscita del raduno.
Il Premio Mopi è andato a Stefano e Raffaella Francalanci per aver prodotto alla giuria, composta dal comandante Flavio Serafini, dal giornalista Corrado Ricci e dal promotore del premio Francesco Barthel, la più ampia e dettagliata documentazione storica sulla propria barca Ganbare.
Per quanto riguarda gli aspetti più sportivi della manifestazione, i primi nella classifica generale per le rispettive categorie Emaraude, Kipawa, Ganbare e Makara hanno ricevuto una sciarpa della Telethon, che ha patrocinato la manifestazione, e una confezione di vini di pregio offerti dalla Monte Schiavo. Le Terme di Montecatini hanno offerto soggiorni di cure termali e benessere per due persone agli armatori di Emeraude e Kipawa mentre a Orsa, ultima classificata tra le imbarcazioni che hanno completato il percorso delle due prove, è andato un cofanetto di legno contenente un servizio da caffè dell’Emporio Coloniale.

Il III Raduno Vele Storiche Viareggio è stato organizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Viareggio, Viareggio Porto, CNA, Assonautica Nazionale, Guardia Costiera e Telethon.
L’Associazione VSV si è avvalsa del sostegno di Azimut Consulenza SIM spa, Boat Shopping, CNA, Danomar Cafè, Impresa, La Cantina di Soffiano, Vini Monte Schiavo, Miele, Musto, Geographic Norway Expedition, Viareggio Porto spa, Velerie Zadro.

Pin It on Pinterest

Share This